Giusta distanza tra fotografo e modella: esiste?
Giusta distanza tra fotografo e modella sul set, prima e dopo il servizio fotografico o il casting e, soprattutto, durante: qual è? Esiste? Viene sempre rispettata?
Si tratta di alcune domande che molte modelle si pongono prima di un casting con un fotografo che non hanno mai incontrato prima e che si pongono nuovamente quando si sono aggiudicate un lavoro e devono posare per il fotografo.
La giusta distanza che un fotografo deve rispettare nei confronti di una modella non è codificata da un regolamento, ma dal buonsenso.
Se voglio scattare un ritratto, non devo per forza starti in braccio
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Il buonsenso non è uguale per tutti
Quando si vuole scattare una fotografia ad una modella, non le si può andare troppo vicino. La si mette a disagio.
Ci si avvicina quanto basta e si utilizza l'obbiettivo giusto per la macchina fotografica, da settare con le impostazioni giuste per quella distanza.
Come il fotografo deve preparare l'attrezzatura per la fotografie da una certa distanza, così deve fare per quelle da vicino.
Si possono realizzare scatti in cui la modella è sdraiata, ad esempio, e il fotografo è in piedi sopra di lei e scatta a raffica.
Le regole:
1. "in piedi sopra di lei" non significa che la sta calpestando.
I piedi sono uno a destra e uno a sinistra del corpo della ragazza stesa;
2. è obbligatorio chiedere il permesso alla modella e spiegarle quello che si vuole fare, prima che questa pensi chissà cosa e scappi a gambe levate o, visti i tempi che corrono, si aspetti di venire attaccata dall'alto da un essere cattivissimo;
3. la bravuta del fotografo sta anche nell'avere quel sesto senso che faccia capire se la ragazza è a proprio agio oppure no.
Se lei non vede l'ora di finire, inutile insistere, tanto le foto faranno cagare, perché si capisce che la tipa è agitata se non addirittura terrorizzata, quindi via, sciò, fuori dalle balle, tornare al proprio posto ad una debita distanza.